I laboratori si sono svolti all’interno di Casa Makeba, centro SPRAR/ SIPROIMI attivato da Arci Solidarietà e Antoniano, a Bologna. La struttura ospita fino a ventiquattro beneficiari di nazionalità diverse, e un nucleo famigliare con due minori.
Le attività progettate hanno lo scopo di proporre una alternativa di relazione, attraverso un percorso educativo focalizzato sul concetto di integrazione.
In sede di assemblea o tramite colloqui individuali, gli abitanti di Casa Makeba hanno raccontato quali migliorie avrebbero apportato alla loro (seppur temporanea) abitazione.
Delle proposte avanzate è stata scelta quella che avrebbero potuto realizzare con più autonomia, senza ricorrere a strumenti difficilmente reperibili o che richiedesse particolari conoscenze e abilità. Attraverso un importante lavoro di back- office sono stati rilevati e restituiti graficamente tutti gli arredi del giardino che avrebbero avuto bisogno di ricevere della manutenzione;


Il valore di questo tipo intervento, nell’ambito di un progetto di accoglienza, non si riduce al mero fine manutentivo, ma assume uno scopo profondamente educativo.
Gli obiettivi sui quali è stato orientato il focus erano, per l’appunto, la consapevolezza di poter raggiungere un obiettivo e di appartenere a un gruppo coeso e collaborativo, nel quale identificarsi: la cura dello spazio individuale e collettivo, e la consapevolezza di aver realizzato qualcosa che potesse riportare a una concreta utilità, con la propria inventiva.
Tutti questi elementi hanno permesso ai partecipanti di maturare un forte senso di appartenenza allo spazio abitativo; non è da sottovalutare, inoltre, il contributo che tale partecipazione può fornire alla visione del sè individuale, in relazione a un sistema più ampio e complesso, che ritroviamo in questo caso nella dimensione comunitaria.